Membri della Consulta per l'Integrazione

venerdì 3 aprile 2015

Servizio Civile Nazionale

Sono aperte le iscrizioni per il servizio civile nazionale, se avete un'età compresa tra i 18 e i 28 anni potete mandare la vostra domanda di candidatura entro e non oltre le ore 14.00 di giovedì 23 aprile 2015.


Per maggiori informazioni:




sabato 10 gennaio 2015

Charlie Hebdo: una veglia a Carpi

Dopo quanto accaduto mercoledì 7 gennaio a Parigi l’Unione delle Terre d’Argine ha deciso di organizzare per domani, sabato 10 gennaio, una veglia di solidarietà con le famiglie delle vittime e il popolo francese tutto. E’ emersa infatti in queste ore da più parti l’esigenza di riunire insieme tutte le persone che di fronte a questi atti barbari continuano a credere nella libertà di pensiero e nella democrazia e non vogliono cedere alla spirale di violenza e divisione in cui ci vogliono condurre i  terroristi.
La veglia si terrà davanti al Municipio di Carpi, a partire dalle ore 11.30. Venti minuti di assoluto silenzio, a testimonianza della vicinanza del nostro territorio a Charlie Hebdo e alla Francia e durante i quali ciascuno, con una matita, potrà firmare uno striscione sul quale campeggerà la scritta: il silenzio di tutti nel rispetto della libertà di tutti.

Comunicato stampa:

“Si possono uccidere le persone, non le  idee”: per questo la libertà non morirà mai
La Consulta per l'Integrazione si unisce al generale cordoglio per le vittime della strage di Parigi, e alla netta condanna dei fanatici attentatori, macellai e codardi

Il nostro pensiero va, prima di qualsiasi altra cosa, alle vittime della strage che ha fatto del 7 gennaio un giorno triste per tutti coloro che non possono concepire la propria vita disgiunta dalla libertà: di pensare, esprimersi, ridere e dissacrare. Un pensiero dunque alle vittime, alcune delle quali sono morte per il semplice fatto di aver dedicato la propria esistenza a far riflettere le persone attraverso gli strumenti dell'intelligenza e del sorriso. La Consulta per l'Integrazione tutta, i suoi membri, gli enti e le associazioni – laiche e religiose – che la compongono, si stringe ai familiari delle vittime in queste tragiche ore.
Chi, per imporre le proprie idee o credenze, utilizza la violenza distrugge, in quello stesso istante, qualsiasi possibilità, per quelle stesse idee, di avere una seppur blanda forma di legittimità. Il barbaro attentato avvenuto ieri a Parigi, città tra le culle più importanti dei diritti e delle libertà del mondo intero, non riuscirà ad ottenere l'effetto desiderato dai terroristi. Rinforza, al contrario, in tutti noi, la convinzione che libertà di pensiero, parola, dialogo, pace e democrazia siano componenti fondamentali, e irrinunciabili – pena uno snaturamento irreversibile di tutte le più importanti conquiste umane – del  nostro vivere civile, della nostra convivenza su questo pianeta.
La consulta tutta, senza eccezioni, distinguo o attenuazioni, condanna dunque nel modo più assoluto non soltanto gli attentatori, ma l'ideologia di morte e oppressione che ha mosso loro la mano.

L'Europa, e l'Italia con essa, non devono, a causa dello sgomento, dello smarrimento e della legittima rabbia che un atto di questa portata inevitabilmente genera, cadere nella trappola dei terroristi facendo il loro gioco, rinchiudendosi cioè nella paura nei confronti di suoi tanti cittadini di origine straniera. Cittadini che, nell'assoluta maggioranza, sono giunti sul continente europeo proprio per poter godere di quei diritti e di quel benessere che, andando sovente di pari passo, in altri contesti geografici sono loro negati.
Ognuno ha poi diritto di affrontare qualsiasi argomento nel modo che preferisce: non devono esserci temi tabù per la satira. Esistono, per chi non è d'accordo, forme di dissenso e protesta pacifiche. Mai, in nessun caso, è giustificabile ciò che è avvenuto ieri in Francia. L'Islam è una religione di pace, chi uccide in suo nome ne usurpa il significato per scopi di potere o supremazia che nulla hanno a che fare con gli insegnamenti del Corano: a testimoniarlo i milioni e milioni di fedeli che mai alzerebbero il pugno contro i loro fratelli di altre religioni.
L'errore di qualsiasi fondamentalista religioso è quello di voler stabilire chi, tra i profeti delle varie confessioni,  sia il legittimo, quale il credo più autentico: non ha importanza. La fede è, prima di tutto, un fatto che riguarda la nostra interiorità, e alla fine siamo solamente noi, umani, a creare o rompere la pace, a convivere o uccidere, ad amare o odiare, a rispettare o meno il nostro prossimo. Dio non c'entra, e diventa al contrario solamente il pretesto per impadronirsi dei beni e delle vite degli altri.

Nessun arma, nessuna bomba, sono e saranno mai abbastanza potenti da distruggere il bisogno di libertà dell'uomo, libertà che ci è cara, insieme alla pace, quanto l'aria che tutti, senza distinzione di fede, etnia o cultura, dobbiamo respirare per vivere.

giovedì 16 gennaio 2014

Augusta: sbarcano 823 migranti, a bordo anche un gatto


Sono arrivati nel pomeriggio al siciliano di Augusta gli immigrati soccorsi nei giorni scorsi dai mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto su inbarcazioni a Sud di Lampedusa. E con gli 823 extracomunitari a bordo della nave San Marco c'era anche un gatto che una bambina aveva tenuto con sé. L'ennesimo viaggio della speranza che ha visto navigare anche 23 donne, una delle quali incinta, e 45 bambini, in cerca di una nuova vita. Dall'inizio dell'operazione 'Mare Nostrum' i migranti soccorsi sono stati 7.155, con una media di quasi 100 al giorno.



Stranieri NoStrani: un breve video della Festa della Consulta


Un breve estratto video dell'intervento, tenutosi nel pomeriggio di sabato 4 gennaio 2014 al Palavolontariato di Carpi, del ministro Cécile Kyenge a 'Stranieri NoStrani', la festa della Conuslta per l'Integrazione dei cittadini stranieri dell'Unione delle Terre d'Argine

Guarda il video

Nelle Terre d'Argine si lavora per l'integrazione.


Il ministro Kyenge a Carpi: articolo on-line del settimanale Voce

Già le prime cronache sugli organi di informazione riguardo alla visita della ministra Kyenge, oggi pomeriggio a Carpi, per la festa della Consulta per l'Integrazione: qui un articolo on-line del settimanale 'Voce'
IL MINISTRO KYENGE A CARPI

4 gennaio - C'erano fra le 250 e le 300 persone sotto la tensostruttura di piazzale re Astolfo ad attendere questo pomeriggio il ministro Kyenge, in città per conferire simbolicamente la cittadinanza italiana ad alcuni bambini nati nel territorio dell'Unione da genitori stranieri. Arrivata con la scorta di un'auto della Digos, il Ministro è stato subito assalito da giornalisti e cameraman e ha risposto ad alcune domande sull'integrazione e lo ius soli ("E' un percorso difficile ma che proseguiremo”), sulle famiglie italiane trattenute in Congo (“Ci stiamo lavorando con il ministro Bonino, non posso però prevedere i tempi”) e sulla chiusura del Cie di Modena ("Ho provato un senso di sollievo”) prima di entrare fra gli applausi nel Palavolontariato dove si è svolta la consegna simbolica. L'hanno preceduta negli interventi il Presidente dell'Unione, Giuseppe Schena ("La cittadinanza ha due volti: i diritti, ma anche i doveri”; "Mi auguro che in un prossimo governo la Kyenge possa essere il ministro non delle pari opportunità, ma del lavoro o della sanità, perché sarebbe questo il vero segnale dell'integrazione”), la vice presidente della Consulta per gli Stranieri, Irene Jagiello, il giornalista Riccardo Staglianò, che si è soffermato sul caso Prato e il sociologo Claudio Baraldi. Alla fine ha parlato il Ministro: sul prossimo numero di Voce il servizio completo. (Nelle foto, il Ministro al suo arrivo, accompagnata da Giuseppe Schena e attorniata dai giornalisti e nel palavolontariato, la manifestazione solitaria di Argio Alboresi e l'auto del Ministro con quella della scorta)